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Per la nostra rubrica delle interviste alle protagoniste del Fassi Albino è il turno oggi di Marta "Bubu" Scarsi, ala/pivot bresciana classe 1995 nata cestisticamente a Rezzato, che dopo aver patito tre gravi infortuni si sta rilanciando da questa stagione con la divisa biancorossa seriana!

Per la nostra rubrica delle interviste alle protagoniste del Fassi Albino è il turno oggi di Marta "Bubu" Scarsi, ala/pivot bresciana classe 1995 nata cestisticamente a Rezzato, che dopo aver patito tre gravi infortuni si sta rilanciando da questa stagione con la divisa biancorossa seriana!

Dopo i brutti infortuni che ti hanno tenuta ferma a fasi alterne nelle ultime stagioni, compresa la prima parte di quella corrente, sei entrata a pieno titolo nelle rotazioni di coach Lombardi: innanzitutto quali sono state le prime sensazioni? Cosa ti ha convinto a ritornare in campo con la divisa del Fassi Albino?
Fin dai primi allenamenti ho avuto impressioni positive sia sul campo che per le compagne di squadra. Avevo tanta voglia di ricominciare e di fare bene per dimostrare il mio valore; allenamento dopo allenamento ho cercato di guadagnare la fiducia dell'allenatore e di ritagliarmi sempre un minutaggio maggiore. Ho deciso di ricominciare ad Albino perché conoscevo già l'allenatore e alcune giocatrici inoltre con il fatto che erano neopromosse nella categoria la voglia di far bene e di lottare fino alla fine non sarebbe mancata.

Sei passata da una società “storica” di A2 come Crema ad una neopromossa come l’Edelweiss, che ambiente hai trovato? Ti sei sentita subito in famiglia?
In tutte le squadre per cui ho giocato, sia Cremona che Crema che la stessa Edelweiss sono sempre stata accolta nei migliore dei modi sia dalla dirigenza che dallo staff tecnico. Quest'anno inoltre il feeling con le compagne di squadra è stato molto rapido sia in campo che fuori grazie anche al fatto che, chi da ex compagna di squadra chi da avversaria, le conoscevo già praticamente tutte.

Hai vissuto i primi mesi da spettatrice ed ora sei tornata protagonista sul campo insieme alle tue compagne, chi ti ha impressionata maggiormente? Qual è, secondo il tuo punto di vista, il pregio più grande di questa squadra?
Fin dai primi allenamenti la giocatrice che mi ha maggiormente impressionata è stata Terry (Vorlova). Apprezzo molto la sua agilità e coordinazione in ogni movimento spalle a canestro, ammiro la sua determinazione durante ogni azione di gioco. A mio parere la forza di questa squadra sta nel gruppo anche se a volte non riusciamo a dimostrarlo in campo, tra noi c'è buona intesa e voglia di lavorare per un obiettivo comune.

Per quanto ti riguarda immaginiamo il tuo primo obbiettivo fosse quello di tornare al più presto sul parquet, ora dove pensi di dover progredire in questo finale di campionato? Per il Fassi invece la salvezza è possibile?
Superato lo scoglio del recupero adesso il mio obiettivo è quello di rientrare al massimo della forma e dell'intensità agonistica dimostrando qual è il mio reale valore. Ogni minuto di utilizzo deve essere finalizzato al meglio sia per migliorare come giocatrice sia per portare il mio mattoncino al risultato. Come obbiettivo mi sono posta di essere più offensiva, superare le mie insicurezze e osare fin dove le mie capacità cestistiche lo permettono. Sono convinta delle possibilità cestistiche di questa squadra, ci sono ancora parecchi elementi con buon margine di miglioramento e se continueremo a giocare di squadra, lasciando da parte l'individualismo, sono certa che la salvezza sarà alla nostra portata.

MartaBennyFive

Dopo l’esperienza in Azzurrina di qualche anno fa hai ritrovato coach Nazza che ti ha dato subito grande fiducia al rientro, come ti sei trovata con lui in un ambiente senior? Qual è la caratteristica che apprezzi di più nel suo metodo di lavoro?
Sicuramente avevo un buon ricordo di Nazza dai tempi di Azzurrina e anche questo ha influito positivamente sulla scelta della squadra. Giocare ed allenarsi in un campionato senior è un mondo totalmente diverso rispetto alle giovanili, basato più sulle strategie e sulle letture di gioco. La caratteristica che apprezzo maggiormente di Nazza è la libertà di interpretazione che ci lascia nei diversi giochi e soprattutto durante gli allenamenti la possibilità di provare le soluzioni personali senza temere di essere riprese. Pur sapendo imporsi con decisione e fermezza, in allenamento e nella gestione della partita, è sempre disposto al dialogo ed al confronto.

Da quasi 20enne fai parte a tutti gli effetti delle “giovani rampanti” che stanno maturando esperienza in A2, spiegaci qual è la tua ricetta per migliorare come giocatrice e trovare sempre più spazio sul parquet!
Beh non si possono svelare tutti i trucchi del mestiere, comunque ho due frasi che mi ripeto sempre durante gli allenamenti e le partite: "dai il massimo sempre, provaci fino alla fine, tu hai fatto tutto il possibile per raggiungere quell'obbiettivo", questo mi ricorda ogni volta che devo uscire dal campo stremata e soddisfatta di quello che ho fatto. La seconda frase me la ripeteva sempre mia mamma quando ero più piccola: " la partita dura quaranta minuti, non bisogna mai mollare fino alla fine". Quando si gioca bisogna farlo con il sorriso divertendosi, prendersi le proprie responsabilità in campo; il duro lavoro e la determinazione prima o poi pagheranno quindi non bisogna mai abbattersi.

Sappiamo che la dedica più grande la vorrai fare a tua sorella Bea (infortunatasi al crociato a dicembre), ti lasciamo quindi le ultime parole per fare a lei e a chi vuoi un augurio o un semplice saluto…
Il mio augurio più grande va senza dubbio a mia sorella “Mike” che sta vivendo un'esperienza a me molto familiare. Le sarò vicina insieme ai miei genitori per sostenerla nei momenti difficili che si incontrano nel percorso riabilitativo, affinché possa tornare al più presto sul campo di gioco più grintosa e determinata di prima. Anche se quest'infortunio le ha tolto la possibilità di essere tra le protagoniste dell'Under 19, avrà modo di riscattarsi nel prossimo campionato. Voglio fare un saluto a tutte quelle persone che hanno contribuito alla mia crescita e che hanno sempre creduto in me anche quando altri ritenevano non possibile la mia ripresa dopo vari infortuni. Un saluto speciale a tutti i tifosi del Fassi Albino che ad ogni partita cercano di farci sentire sempre il loro sostegno.

MartaBeaScarsi

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